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Auricoloterapia che cosa e’


Che cos’è l’ Auricoloterapia?

L’auricoloterapia è una disciplina terapeutica riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità volta alla cura ed al benessere attraverso la stimolazione del padiglione auricolare. È una scienza di antichissima data. Già gli Egizi conoscevano l’utilizzazione del padiglione auricolare a scopo terapeutico. Dal 1951 in Francia a Lione il dott. P. Nogier ha avuto il merito di  aver dato enormi contributi allo studio dell’auricoloterapia.  L’auricoloterapia sottolinea la stretta relazione tra l’orecchio e il  sistema nervoso centrale. Ogni punto del padiglione auricolare forma  un minuscolo complesso neurovascolare attraverso il quale avviene un  continuo scambio di informazioni tra orecchio, cervello e organi. Ogni  punto del corpo possiede una corrispondenza nell’orecchio.

L’Agopuntura Auricolare

(Auricoloterapia) è  una metodica appartenente alle Medicine non Convenzionali, che utilizza  il Padiglione Auricolare a scopo diagnostico e terapeutico. Ha una  storia piuttosto recente; nata negli anni 50 per una geniale intuizione  del medico francese P. Nogier, ha raggiunto una larga diffusione a  livello mondiale. È ormai diventata una disciplina a se stante, che  condivide con l’Agopuntura Somatica gran parte dei meccanismi d’azione e  indicazioni terapeutiche. Ne è principio fondante l’esistenza a livello  del padiglione auricolare di una rappresentazione delle strutture e  funzioni dell’intero organismo (mappa auricolare), costituendo il tutto  un raffinato sistema diagnostico e terapeutico. Negli ultimi anni  l’interesse di clinici e ricercatori per questa disciplina è andato  crescendo; sono stati prodotti numerosi lavori scientifici che hanno  permesso di studiarne le basi neurobiologiche e di validare nuove  applicazioni cliniche.
Dolore,  disturbi d’ansia e patologie correlate, insonnia, tabagismo e  dipendenze da sostanze, obesità e disturbi del comportamento alimentare  sembrano rappresentare i principali campi d’intervento per i quali  esistono importanti evidenze cliniche e s’intravedono numerose e  interessanti linee di ricerca.
L’orecchio nella sua tridimensionalità rispecchia una spirale centripetacentrifuga che ha il suo centro nella radice dell’elice.
La  funzione dell’orecchio nel suo complesso è quella di captare alcune  particolari onde di frequenza che si propagano nell’aria e che vengono  percepite e decodificate dal cervello umano come suoni. A questa  funzione partecipa tutto l’orecchio nelle sue sezioni esterna, media ed  interna. Inoltre l’orecchio interno possiede un’ulteriore struttura  spiralica: i canali semicircolari che permettono l’equilibrio del corpo  nello spazio.
Quindi l’orecchio è un organo di ascolto di segnali  acustici e al tempo stesso di equilibrio e movimento. Potremmo  paragonare l’orecchio ad una antenna parabolica che da un lato riceve  segnali dal macrocosmo e dall’altro li invia. La forma del padiglione  auricolare ricorda il rene, la cui energia è alla base della vita umana.
Nell’ “orbis renale” infatti  non è rappresentato il solo rene come organo funzionale di filtrazione  urinaria, ma ad esso è accoppiata la funzione del surrene con i suoi  ormoni, il metabolismo calcico, ecc..
Nell’ “orbis renale” è contenuto il potenziale energetico vitale che  ci viene trasmesso dall’energia ancestrale cromosomica, cioè dai nostri  genitori. Il rene è quindi il simbolo archetipico della vita e viene  riproposto in forma simbolica in rilievo ai lati del viso. Se osserviamo  meglio scopriamo inoltre che all’orecchio è possibile sovrapporre un  feto.
La superficie auricolare è in grado di segnalare difetti di  informazione e quindi stati di squilibrio psicofisico che possono  portare a stati patologici attualmente etichettati col nome di malattie.

Ma essendo l’uomo un tutt’uno con la sua vita embrionale, con il  cosmo a cui appartiene e con l’evoluzione, ogni segnale può contenere  diverse chiavi di lettura che si riconducono però sempre a un solo e  unico difetto di che ha il suo corrispettivo a vari livelli.
Il padiglione auricolare, infatti, contiene informazioni provenienti dall’intero corpo come dimostrò il Dottor Paul Nogier nel 1956. al congresso di Wiesbaden.
Esso  deve quindi ritenersi un piccolo cervello vicino al cervello  principale: una antenna che da un lato riceve i segnali interni e li  decodifica a livello della rete nervosa sottocutanea del padiglione e  dall’altro è in grado di trasmettere al corpo informazioni di varia  natura (pressoria, luminosa, elettromagnetica ecc…) proveniente dallo  spazio esterno e quindi dal macrocosmo.